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UN INCREDIBILE TALENTO Lee Morgan Philadephia  luglio 1938 - New York 19 Febbraio 1972.  Figlio d'arte, dal padre che era pianista e accompagnava i cori in funzioni religiose, riceve una tromba per i 14 anni e un anno dopo già dirige orchestre da ballo. Partecipa a delle jam sessions con Benny Golson, John Coltarne, Clifford Brown, Art Blakey. Le prime incisioni le fa con Horace Silver e Hank Mobley e da li nel '56 viene chiamato da Dizzy Gillespie nella sua orchestra dove rimane per due anni. Siamo nel 1958 quindi, e già dimostra la sua capacità di stare con i grandi, infatti entra in quello straordinario complesso di grandi solisti dediti ai doveri del gruppo, che personalmente definisco "l'Università della musica": i Jazz Messengers. La sua carriera solista trova un grande successo in "The Sidewinder" del 1965, che registra con Joe Henderson e Barry Harris un grande tema che raggiungerà una cifra record di vendite nello stesso anno. E

BUTTERFLY UNO STANDARD DEI NOSTRI TEMPI Per ogni nota, ogni accordo, ogni frase suonati in questo video; ogni mia parola ogni mio pensiero ogni mia valutazione, deve essere appropriata nel descrivere il momento storico in cui Butterfly è stata scritta. Uno standard dei tempi moderni che si sviluppa nell'interpretazione visionaria, qualcuno dice psichedelica (e io aggiungo ci sta tutta) che le è stata data. Gli sconfinamenti del pianista che stregò Miles Davis, “ dopo di lui, nessun altro ” da cui sono nati, si Butterfly (1972),  ma anche Hang up your hangh ups, (che molto fece discutere per la sua commerciabilità e che vi mostro anche in relazione all'eccezionale montaggio del video). In quel periodo vi erano i seguaci del jazz rock e coloro che seguivano la strada di Parker e Coltrane continuando il discorso dell'hard-bop che fu arricchito e aggiornato sotto l'influenza del free jazz, ma come spesso accade quel che fa testo è il genio, la capacità di scriv

IL "VIZIO" DELLA BLACK MUSIC Si può giudicare un gruppo rock come i Toto, dal numero dei dischi venduti nel corso della loro carriera? Certo, si può, ma a noi come sempre, interessa ciò che nella loro musica ci hanno messo: gli ingredienti della musica nera. Pur essendo una rock band composta da autentici fuoriclasse, concepì questa canzone alla maniera della black music, ed ora, dopo alcuni decenni possiamo ascoltarla e riascoltarla e meravigliarci della sua freschezza. Questa interpretazione fortemente funky ci regala  dei momenti da brivido grazie alle  voci superlative delle coriste e mette in evidenza la caratteristica della tecnica a "chiamata e risposta" ereditata sia dalla tradizione musicale religiosa anglosassone, che dalle varie forme della musica africana occidentale.

IDOLO DELLE FOLLE Con l'ascolto di questa composizione live del Pat Metheny Group, pensai di aver scoperto qualcosa di superiore in tema di: melodia, arrangiamento, esecuzione, e di una qualità musicale complessiva mai incontrata prima. La mia meraviglia fu davvero tanta e durò sotto forma di una fantastica "infatuazione" per diversi anni e per ogni volta che ascoltai "Are you going with me?". Effettivamente il gruppo in questione guidato dal chitarrista di Lee's Summit (Missouri) e coadiuvato (bisogna dirlo) da Lyle Mays, ha rappresentato una espressione musicale unica e originale. Scoprii un jazz latino, melodico, vario, ed eseguito magistralmente da strumentisti di altissimo livello capaci di inventarsi sonorità nuove, inedite, moderne e molto eleganti. Eppure i trascorsi musicali del leader erano stati forgiati anche nella "officina" di Ornette Coleman, (per cui nutre un profondo interesse), memorabile il 33 giri Song X del 1986. Decide di