Oscar Peterson è stato senz'altro uno dei pianisti più riconoscibili in qualsiasi contesto. Grazie alla sua mostruosa tecnica è diventato un monumento della musica afroamericana e un modello da studiare per i giovani che si avvicinano al jazz. Quando lo ascoltai per la prima volta pensai "ci sono due pianisti" poi col tempo ho compreso la sua grandezza ed ho apprezzato il suo senso dello swing e la matrice blues che caratterizza le sue composizioni. Tuttavia in certi momenti della sua carriera fu criticato, per il suo modo di suonare, da parte degli addetti ai lavori. Alcuni non apprezzavano il suo modo di suonare note a valanga (se lui ne suonava 100 gli altri ne suonavano 10). Ideale pianista per piccoli gruppi (dove era possibile mettere in evidenza il suo talento) suonò soprattutto negli anni cinquanta con i più grandi; da Ella Fitzgerald a Stan Getz. Creò delle grandi formazioni in trio che mutarono nel tempo, nei nomi, ma non nella capacità dei singoli e ricordiamo Ray Brown, Ed Thigpen, Barney Kessell, Sam Jones, e Kenny Dorham senza bisogno di dilungarci troppo. Dopo essere stato colpito da un ictus nel 2004 riprese in parte la sua attività di pianista ma si spense a Mississagua (Canada) tre anni dopo.
Association Advanced Creative Musicians Chicago Eroi dell'avanguardia L'Associazione per l'Avanzamento della musica creativa, è una organizzazione fondata a Chicago, da Muhal Richard Abrams, Jodie Christian, Steve McCall, e il compositore Phil Cohran I primi membri furono Henry Threadgill, Anthony Braxton, Jack DeJohnette, Chico Freeman, Wadada Leo Smith, Leroy Jenkins, l' Art Ensemble of Chicago, Lester Bowie, Roscoe Mitchell, Joseph Jarman, Famoudou Don Moye e Malachi Favors. L' AACM sostiene e incoraggia compositori e educatori alla sperimentazione. Costituita nel maggio 1965, dal 1969 la AACM organizza programmi di educazione musicale per i giovani insegnado loro, l'importanza per l'innovazione nel jazz. Association for the Advancement of Creative Musicians at the Museum of Contemporary Art Chicago
Uno degli ultimi pensieri che ho condiviso con Davide Santorsola, è stato il comune ricordo di quella serata trascorsa con il suo quartetto nell'Auditorium Comunale in Via Giacinto Albini ad Acerenza. L'occasione per contattarlo dopo 15 anni, fu per informarlo del neonato sito sul quale volevo parlare del concerto. Rintracciai l'indirizzo mail e gli scrissi ricordandogli alcuni particolari, lui mi rispose: " certo che mi ricordo di voi". Ho sempre ricordato quel concerto, è per la qualità della musica é per la prestazione del quartetto, come uno dei migliori organizzati dall'Associazione "Jazz Club" Miles Davis di Acerenza. Con lui quella sera di Dicembre del 1999, c'erano Paola Arnesano e Giuseppe Bassi, del batterista non si ricorda il nome, il tempo ha cancellato l'inchiostro. Un paio di mesi dopo esattamente il 5 Maggio 2014, pubblicai un post nella rubrica su questo blog "Piano solo performance", e gli inviai una mail per di...
STEPS AHEAD Steps Ahead La prima versione di Pools ( Don Grolnik ), fu registrata dagli Steps Ahead nel 1983, l'allora formazione era costituita da "all stars" del "nuovo jazz": Mike Mainieri al vibrafono, Michael Breker al sax tenore, Eddy Gomez al basso, Eliane Elias (cognata di Breker) al piano e Peter Erskine alla batteria . Tutti venivano da collaborazioni ed esperienze importanti e quindi maturi, tanto da incidere in maniera decisiva all'affermazione della fusion, e molto nei modi, mi hanno ricordato il Modern Jazz Quartet. Suonarono una musica moderna ma solenne e pur confermando nello spirito di gruppo la loro capacità di stare sul palco, trassero dalla singola vena solistica il meglio per le loro performance. Il brano in questione, Pools, ritengo sia la più importante espressione della fusion music e ancora di più la versione in studio, è un esempio di sviluppo del tema e della improvvisazione. Il consiglio di un grande musicis...
Commenti
Posta un commento